Per tutti, adulti, bambini e ragazzi, il lockdown e la pandemia da Covid-19 hanno comportato un cambiamento della vita e con buone probabilità , tutti ricorderemo questo periodo per sempre, elaborando ognuno la nostra personale esperienza e ricordi differenti. Anche bambini e ragazzi elaboreranno l’esperienza vissuta in questi mesi e costruiranno i loro ricordi: qualcuno relativo alla perdita di un parente, qualcun altro relativo all’ansia vissuta tra le pareti di casa, e altri ancora magari conserveranno i ricordi positivi del tempo passato tra il calore familiare.
Gli effetti negativi della chiusura della scuola sugli studenti più piccoli
Ciò che non possiamo prevedere è come cambierà il loro (e il nostro) futuro. E al momento, in previsione della riapertura delle scuole, al centro delle preoccupazioni di molti genitori c’è proprio l’attività scolastica. La sua interruzione ha infatti comportato non pochi disagi, sia nelle vite dei genitori, sia in quelle degli alunni. Secondo le prime stime dell’UNESCO la chiusura della scuole ha colpito con maggiori effetti negativi i bambini tra i 4 e i 7 anni, quelli appunto impegnati nell’apprendimento della lettura e della scrittura. A questa età e in questa fase dell’apprendimento infatti, i processi cognitivi ed esecutivi dei bambini necessitano di un aiuto continuativo così da consolidare le competenze di lettura e scrittura in fase di acquisizione. Ovviamente, molti di loro hanno continuato anche a casa, ma ciò è possibile solo quando il sostegno familiare è adeguato. In caso contrario, l’acquisizione di queste competenze si blocca o addirittura regredisce.
I limiti dello studio da casa
La chiusura delle scuole ha inevitabilmente obbligato i genitori a ricoprire anche il ruolo di insegnanti. E se in alcuni casi non è stato un problema, in altre situazioni possono essersi verificate delle difficoltà . In molte famiglie possono non esserci la pazienza, il tempo o le capacità di seguire i più piccoli nello studio e nello sviluppo delle competenze scolastiche. Inoltre va considerato che non tutti dispongono di computer e accesso a internet e la didattica a distanza può per qualcuno essere stata di difficile accessibilità .
L’importanza della socialità
L’aspetto fra tutti più rimpianto è quello della socializzazione e della quotidianità , importanti per contribuire allo sviluppo sociale ed emotivo del bambino. Oltre a sentire la nostalgia di amici e compagni di gioco, le interazioni sociali, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, sono importanti per sperimentare il proprio posto in mezzo agli altri e formare la propria personalità . Detto questo, poichè la scuola ricomincerà in modo regolare dobbiamo impegnarci a stare vicini ai nostri ragazzi sostenendoli nelle difficoltà e osservando i loro comportamenti.
La figura dello Psicologo in età scolare
Nei giorni passati si sono discusse tematiche come il distanziamento, l’uso delle mascherine nelle aule, banchi monoposto, ma non dimentichiamoci che il focus principale sono i bisogni dei bambini. Per questo nel decreto si è riconosciuta l’importanza della figura dello Psicologo, in tutte le scuole di ordine e grado, in questa delicata fase di cambiamento, sia per quanto riguarda l’apprendimento sia la socialità degli alunni.